Dwars Door Vlaanderen 2022, Tom Pidcock si ritrova in vista del Fiandre: “Penso domenica andrà allo stesso modo”

Ritrovatosi dopo i problemi intestinali, il giovane corridore britannico prevede uno scenario simile alla Ronde

Tom Pidcock grande protagonista alla Dwars Door Vlaanderen 2022. Costretto ad interrompere la sua primavera nelle scorse settimane per un problema intestinale, il talento britannico sembra aver ora ritrovare le buone sensazioni e dopo una Gand-Wevelgem in crescendo ieri ha dimostrato di essere pronto per giocarsi le grandi corse del pavé. Assieme al compagno Ben Turner, grande rivelazione del giorno, è stato proprio lui a dare il via all’azione decisiva, con la coppia della Ineos Grenadiers inizialmente seguita dai soli Victor Campenaerts (Lotto Soudal) e Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix). I due hanno poi provato a far valere la propria superiorità numerica e se questo non ha funzionato, la prestazione resta comunque positiva.

È stata una buona corsa, sono contento – commenta ai nostri microfoni dopo il traguardo – Siamo andati a tutta per tutto il tempo. Avevamo pianificato di fare una corsa dura e sono contento di avere avuto queste gambe. Ben non aveva le gambe di domenica, ma ha fatto un ottimo lavoro. Penso che alla fine non avesse le gambe per attaccare, non ne aveva abbastanza, quindi cercava maggiormente di coprire le azioni degli altri. Tuttavia, due corridori forti sono riusciti ad andare via nel finale, io ho provato a muovermi e nell’attacco successivo si è formata l’azione decisiva”.

Dopo una buona prova come quella odierna, ovviamente adesso si può guardare a Giro delle Fiandre con più ottimismo, anche se il classe 1999 non si sbilancia più di tanto: “Penso che domenica andrà come oggi, anche se sarà 100 km più lunga. Magari avremo una partenza più facile, oggi siamo andati a tutta tutto il giorno e non c’era neanche tempo per fare pipì… Vedremo, anche perché comunque cambiano alcune cose in una corsa che misura cento chilometri in più”.

Tra i rivali possibili anche Tadej Pogacar, che Pidcock ha visto bene, anche se chiaramente ne sottolinea l’inesperienza che gli è costata la posizione al momento chiave della corsa: “Vedendo come ha corso, Pogacar non ha ancora capito quali siano i punti chiave di queste corse. Il che è perfettamente comprensibile visto che non ha mai fatto queste corse. Nelle salite chiave devi essere nelle posizioni migliori con cinque chilometri di anticipo, ma non c’è alcuna ragione per cui non possa essere nel gruppo di testa in futuro”.

Riguardo le sue condizioni, si mostra fiducioso, ma consapevole che ci sono ancora incognite che potrebbero emergere. “Penso di stare bene, anche se è difficile da dire al momento – spiega – Domenica è stato buono correre per mettere chilometri nelle gambe, per guadagnare anche fiducia. È stato anche importante poter nuovamente mangiare, perché ultimamente non riuscivo bene. Ma con questo tipo di problema non sai mai davvero come stai. Oggi (ieri, ndr) avevo freddo, spero domenica ci sia più sole”.

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